In attesa della 65a Stagione 2024/2025 dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, in programma da novembre a giugno, con 28 diversi programmi settimanali, la compagine propone al Politeama Garibaldi due anteprime che hanno per protagonisti altrettanti artisti d’eccezione: il violoncellista e compositore palermitano Giovanni Sollima (25 e 26 ottobre) e il pianista e direttore Alexander Lonquich (2 e 3 novembre).
Venerdì 25 (ore 21.00) e sabato 26 ottobre (ore 17.30) Giovanni Sollima salirà sul palcoscenico del Politeama in una triplice veste, cioè quella di violoncellista, direttore e compositore.
Il programma infatti prevede, nella prima parte A Selection of Original Scots Songs (“Leader Haughs and Yarrow”, “On a Bank of Flowers”, “The Sheperd Adonis”) per violoncello e orchestra Hob. XXXIa di Franz Joseph Haydn in prima esecuzione a Palermo seguita dal celebre Concerto n. 2 in re maggiore per violoncello e orchestra Hob. VIIb:2 sempre del compositore austriaco. Quindi Folktales concerto per violoncello e orchestra dello stesso Sollima in prima esecuzione a Palermo.
Le tre delle 150 “canzoni scozzesi” scritte da Haydn per aiutare, alla fine del Settecento, l’editore Napier di Londra travolto dal fallimento, sono presentate dal musicista palermitano in una sua un’originale versione per violoncello e orchestra in cui lo strumento solista introduce la versione originale dei canti e poi la riprende sottoponendola a variazioni. Il Secondo concerto per violoncello e orchestra di Haydn – composto nel 1783 per il primo violoncello dell’orchestra del principe Esterházy presso il quale il compositore era a servizio – è stato sino alla metà del Novecento di dubbia attribuzione ma comunque è uno dei brani più celebri del repertorio Classico.
Il concerto intitolato Folktales è stato composto invece da Sollima nel 2009 su commissione della Budapest Festival Orchestra che lo ha eseguito, lo stesso anno, sotto la direzione di Ivan Fisher. Il musicista palermitano così ne ricorda la genesi: «There was once a lad whom everyone called Dauntless Little John, since he was afraid of nothing…» È solo un piccolo frammento da Italian Folktales di Italo Calvino, un libro – visionario e onirico – che, assieme a Le città invisibili, amo molto. Tuttavia ho preso spunto soltanto in parte dalla forma narrativa e non ho affrontato nello specifico alcun racconto del libro. Mi interessava l’idea di raccogliere materiale tematico in una sorta di forma stabile – direi quasi classica, come il concerto, nel caso della musica, o come il racconto nel caso della narrativa – ma al tempo stesso estremamente flessibile. Del concerto resta una sorta di relitto, di impalcatura esterna all’interno della quale si avvicendano diversi temi e dove il materiale stesso può gravitare in assoluta libertà. Nel brano, malgrado il titolo dall’inequivocabile riferimento al popolare, non faccio uso di temi popolari o di materiale etnico anche se la natura stessa di certe melodie o figure ritmiche può darne l’impressione»
La 65a stagione 2024-2025
Si comincia quindi ufficialmente l’8 e il 9 novembre con la Sinfonia n. 3 di Gustav Mahler, pagina di grande respiro e intensità che sarà diretta da Hartmut Haenchen con la partecipazione del contralto Anke Vondung, entrambi interpreti di rilievo, pluripremiati dalla critica internazionale, del repertorio tedesco. Quindi la Stagione proseguirà col primo appuntamento caratterizzato anche da pagine rare: il 15 e 16 novembre Carlo Rizzi dirigerà un concerto incentrato su pagine sinfoniche dalle opere di Puccini ma affiancate da brani meno frequentati di Pizzetti per terminare con le celeberrime Feste romane di Respighi. Ancora una pagina monumentale il 22 e 23 novembre, con Lü Jia a dirigere la Settima di Bruckner. Dopo i concerti del 29 e 30 novembre (direttore Ryan McAdams, pianoforte Benedetto Lupo) e del 6 e 7 dicembre (direttore Markus Stenz), l’anno pucciniano si chiude il 13 e 14 dicembre col direttore palermitano Andrea Licata e un nutrito cast di solisti vocali impegnati in un ritratto del compositore comprendente brani da tutte le opere. Dopo il Concerto di Natale del 20 dicembre (direttore Riccardo Scilipoti e il coro di voci bianche) e quello di Capodanno dell’1 gennaio (direttore Peter Guth con un programma “tutto viennese”), si riprenderà il 10 e 11 gennaio con Francesco Cilluffo e il Trio di Parma impegnati nel Triplo Concerto di Beethoven e in sublimi pagine di Benjamin Britten. Ancora Novecento storico il 17 e 18 gennaio col direttore Christian Arming e la violinista Anna Tifu che eseguiranno pagine di Erich Wolfgang Korngold e Alexander Zemlinski. Il 24 e 25 gennaio torneranno Ryan McAdams e il grande pianista Mikhail Pletnev per proseguire la loro esplorazione della produzione pianistica di Rachmaninov; quindi i concerti del 31 gennaio e 1 febbraio diretti da Jonathan Webb e quelli del 7 e 8 febbraio diretti da Ion Marin saranno accomunati dalla presenza preponderante di musica francese, tra cui le Nuits d’été di Berlioz con il mezzosoprano Anna Lucia Richter. Il 14 e 15 febbraio il direttore Ramon Tebar sarà protagonista di un curioso viaggio musicale in Spagna con pagine di Chapi, Granados, Falla, Soutullo, Turina, Giménez, Chabrier e Bizet. Il 21 e 22 febbraio (direttore Marcin Nałęcz-Niesiołowski, pianoforte Alessandro Taverna) il Quinto Concerto di Beethoven e una Fantasia di Paderewski incorniceranno la prima esecuzione a Palermo di Maggese di Filippo Del Corno. Carlo Rizzi tornerà il 28 febbraio e 1 marzo, seguito il 7 e 8 marzo da Jordi Bernàcer, dopodiché il 14 e 15 marzo il direttore Donato Renzetti e la violoncellista Miriam Prandi proporranno una nuova panoramica sul primo Novecento italiano con pagine di Respighi e Ghedini. Ancora violoncello il 21 e 22 marzo con Damiano Scarpa diretto da Hansjörg Albrecht in un programma interamente dedicato a Richard Strauss. Il 28 e 29 marzo l’esplorazione del Modernismo continuerà tra Francia e Russia col direttore Jérémie Rhorer, quindi il 4 e 5 aprile sarà la volta della Nona Sinfonia di Mahler diretta da Nicola Luisotti e l’11 e 12 aprile di tre celebri pagine di Respighi, Ravel e Musorgskij dirette da Daniele Callegari. Imperdibile l’appuntamento pasquale, il 18 e 19 aprile, con Lothar Koenigs impegnato nella Passione secondo Giovanni di Bach insieme a un cast di specialisti. Il 26 e 27 aprile Francesco Ivan Ciampa interpreterà altre rare pagine sinfoniche di Respighi e Bizet, quindi il 2 e 3 maggio arriverà Diego Matheuz con Massimo La Rosa come trombone solista per il Concerto di Rota e poi la Quinta Sinfonia di Mahler. Il 9 e 10 maggio tornerà Hartmut Haenchen insieme al soprano Miah Persson in una serata dedicata ancora una volta a Richard Strauss con i Vier letzte Lieder mentre il 16 e 17 maggio il Politeama risuonerà di timbri ungheresi con Alfred Eschwe impegnato a dirigere pagine di Bartók e Kodály. In cartellone è prevista anche un’opera in forma di concerto, il 23 e 24 maggio, Jone, ossia L’ultimo giorno di Pompei del palermitano Errico Petrella – su libretto di Giovanni Peruzzini, tratto dal romanzo di Edward Bulwer-Lytton Gli ultimi giorni di Pompei – titolo che godette di enorme successo e che non mancherà di stupire nuovamente il pubblico degli appassionati con la direzione di Massimiliano Stefanelli e un nutrito cast di solisti vocali. L’Est musicale europeo sarà ancora protagonista il 30 e 31 maggio con Karen Durgarian e Artak Asatryan solista al duduk (strumento a fiato della tradizione armena) impegnati in pagine di Arutiunian, Arakelian e Chačaturjan. Si tornerà, anche musicalmente, in Sicilia per l’ultimo concerto di stagione, il 6 e 7 giugno, con Daniel Oren e il mezzosoprano Annalisa Stroppa impegnati in pagine di Bellini e Verdi (la struggente sinfonia dei Vespri siciliani) e più rare partiture di Martucci.
I concerti della 65a Stagione sono programmati come sempre al Politeama Garibaldi – salvo le eccezioni del 2 e 3 novembre e del 26 e 27 aprile – il venerdì alle ore 21; il sabato alle ore 17.30.